Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2012
Tenere per mano una donna che attende la nascita di suo figlio. Sopportarne la stretta, il sudore, sentirne il calore. Accettare con empatia il  momento in cui la stretta si scioglie. Vedere i sorrisi che affiorano gioiosi durante i momenti di rilassamento. Contenere le lacrime che fanno fluire le tensioni e le paure. Fare un passo indietro, fare due passi indietro, fare tutti i passi indietro necessari per meglio osservare la grandezza dei protagonisti della nuova nascita. Questo è il lavoro della duola.

sacro e profano

Riuscite a immaginare qualcosa di più sacro del "dare la vita"? riuscite a immaginare un momento più importante per un essere umano del "venire al mondo"? Senza insistere tanto con facili retoriche, credo che ognuna e ognuno di noi fermandosi un attimo a pensare può capire di cosa parlo. Eppure questi due processi, queste trasformazioni tanto importanti, questi passaggi fondamentali della nostra vita, sono dissacrati dalle routine ospedaliere, dalla mancanza di consapevolezza e dal burn out non riconosciuto degli operatori sanitari che si occupano di questi eventi. Ho sentito troppi racconti che mi confermano questa dichiarazione, madri che durante il travaglio, vengono trattate come pazienti qualsiasi, come se partorire e togliersi le tonsille avesse lo stesso valore esistenziale. O peggio, madri che durante le visite ginecologiche, vengono sminuite, impaurite o addirittura insultate. Vorrei dare voce a queste madri e ai padri che erano con loro. Scrivete.
Stare vicino ad una donna in gravidanza è un privilegio e un dono. Ringrazio tutte le donne che mi permettono di stare vicino a loro e alle figlie e figli.

Eugenia, una doula di paese

Ciao! Questo spazio virtuale è dedicato alla diffusione di informazioni sulla figura della DOULA. Ho scelto di diventare una duola prima di sapere che esisteva questa parola per definire il ruolo che desidero avere. Un po' per volta spero di rendere chiaro perché posso essere un riferimento per un'altra donna. Esiste in me un richiamo primitivo alla sorellanza con le altre donne. Voglio essere cassa di risonanza per questo richiamo. Non mi importa se sembrerò goffa o sgraziata, mi importa di più farvi sentire la forza della voce che nasce dal ventre. Questa voce non si esprime in parole, ma in suoni che hanno il solo scopo di liberare energia.  C'è una doula in paese, è arrivata per dare ascolto, per essere al fianco di un'altra donna, e per dare riparo se necessario. La duola di paese non è qui solo per la donna benestante, non è qui solo per la donna alternativa, soprattutto non è qui solo la donna in difficoltà. La doula c'è per chi sta affrontando dei cambi