Post

Visualizzazione dei post da 2020

LE GRANDI OPPORTUNITÀ CHE UN SISTEMA EDUCATIVO PUO’ GENERARE

Immagine
Il sistema di educazione-istruzione di una società ne costituisce il DNA.  Come l’eredità genetica passa di cellula in cellula, così che ogni cellula si sviluppi secondo quanto iscritto nei geni, similmente la scuola fa in modo che il patrimonio culturale di base di una società sia trasferito alle sue cellule, i nostri ragazzi e ragazze, bambini e bambine.  Avere una visione strategica del sistema di educazione-istruzione è la chiave per favorire una società conservatrice e immobile oppure una società dinamica e innovativa, in grado di trasformarsi per accogliere il cambiamento. Per questo motivo un programma politico non può prescindere dall’agire in maniera “epigenetica” sul sistema socioculturale e quindi sulla scuola e sulla famiglia.  Quindi S e l’obiettivo è l’armonizzazione dell’impatto dell’umano con l’ecosistema globale in cui è inserito, la scuola può fare molto. As esempio la scuola, fin dall’asilo nido, può favorire il cambiamento dello stile di vita e dei modelli di consu

Che male c’è a demolire la fiducia nella scienza?

Immagine
In questi giorni ho sentito parlare di scientismo, scientismo dogmatico per la precisione. Era davvero molto tempo che non sentivo questa parola! Probabilmente dai tempi del liceo, delle lezioni di filosofia. Secondo l’Enciclopedia Treccani “Scientismo, è [...] l’atteggiamento intellettuale di chi ritiene unico sapere valido, capace di risolvere tutti i problemi, di soddisfare tutti i bisogni dell’uomo, quello delle scienze fisiche e sperimentali, e svaluta quindi ogni altra forma di sapere, compresa la filosofia, che non accetti i metodi propri di queste scienze”. Oggi quando si cita lo scientismo è per farlo nella sua accezione negativa, per denunciare il rischio di trasformare la scienza in una sorta di religione, qualcosa a cui credere ciecamente, in grado di spiegare ogni fenomeno della realtà.  Sento anche io questo rischio in generale nella nostra contemporaneità, in particolare ai tempi del Covid-19.   Per spiegarsi la realtà nella sua complessità, il genere umano s

Non erano i nonni a dover aiutare i nipoti?

Immagine
In questi giorni marcati dal Covid-19, dalle misure di distanziamento sociale, dalle morti di tanti anziani, dal sistema sanitario in affanno, dalle scuole chiuse, sento emergere il pensiero che la nostra organizzazione sociale ha perso di vista un certo ordine delle cose . Come responsabile di un centro per l’infanzia, il LED dell’associazione Mater Femina, mi sono da subito trovata ad applicare i decreti per contrastare la diffusione del virus Covid 19, così il 27 febbraio invece di rientrare dalle vacanze di carnevale, abbiamo tenuto chiuso. Il Veneto è stata la prima regione a chiudere le scuole a causa del primo decesso, avvenuto proprio nell’ospedale di Dolo, nel territorio in cui si realizzano le nostre attività educative. Inizialmente noi dell’associazione abbiamo accettato la chiusura che doveva essere di qualche giorno, poiché era capitato anche l’anno precedente di tenere chiuso per un’emergenza. Era per la terribile tempesta Vaia e le alluvioni conseguenti.  A ma

Covid-19, linguaggi e gratitudine

Immagine
Sono toccata e infastidita dal linguaggio che molti hanno iniziato a usare per la situazione sanitaria che stiamo vivendo a causa del Covid-19: “Siamo in guerra, abbiamo un nemico ... abbiamo bisogno di armi per combattere...“ sono alcune delle espressioni che sento usare e che non so cosa dovrebbero mobilitare: la voglia di reagire o il patriottismo? O forse dovrebbero solo rendere lecito qualsiasi provvedimento di restrizione delle libertà che venga messo in atto?  A mio avviso è molto rischioso parlare in questi termini per due motivi:  1 le guerre ci sono davvero, e questo io non riesco proprio a sopportarlo. Solo in Siria per esempio sono morte    384.000 persone negli ultimi 9 anni di guerra ininterrotta, tra queste c’erano anche bambini, tanti tantissimi bambini. E nessun cantante gli ha dedicato due ore di musichette gratis o altre cose che vedo in questi giorni e che mi irritano un pochino.  2 il “nemico” sarebbe portato in casa dalle persone, amici parenti, colleghi,